Ticino e Grigioni

Caso Adria-Wir, a giudizio in cinque

Le malversazioni causate da Y.W., Adriano e Filippo Cambria e altre due persone valutate in decine di milioni

  • 26.10.2016, 12:43
  • 28 gennaio, 10:29
Il buco subito dalla Banca Wir è quantificato in decine di milioni TP.jpg

Caso Adria-WIR, si va alla sbarra. Il Ministero pubblico ha infatti reso noto mercoledì che il procuratore generale John Noseda ha rinviato a giudizio davanti alla Corte delle Assise criminali di Lugano cinque persone per le malversazioni compiute nell’ambito dell’impresa di costruzioni Adria e della sede ticinese della Banca Wir di Paradiso.

Tra i cinque figurano l’ex direttore dell’istituto, Y.W.; Adriano e Filippo Cambria (titolari dell’Adria). Questi ultimi sono accusati – in concorso tra loro – di ripetuta truffa per mestiere, avendo ingannato sia gli organi della banca, sia altre vittime e causando un danno per circa 30 milioni di franchi.

A questo si aggiunge l’accusa di ripetuta amministrazione infedele aggravata per aver provocato il fallimento di alcune società (Adria Costruzioni, A.F. Invest, FCA Costruzioni) per un "buco" totale valutato in circa 25 milioni di franchi, e di aver diminuito l'attivo delle varie aziende con lo scopo di danneggiare i creditori. I tre sono anche accusati di complicità in frode fiscale.

Al solo Y.W. Noseda contesta poi il reato di complicità in frode fiscale e di concorrenza sleale svolgendo il suo ruolo di direttore bancario, mentre ad Adriano e Filippo Cambria è stata mossa l’accusa di concorrenza sleale, tentata truffa, falsità in documenti e violazione della Legge sull’AVS (LAVS). Questi ultimi, singolarmente, devono pure rispondere di gravi infrazioni alle norme della circolazione stradale; le altre due persone coinvolte sono invece sono accusate di truffa, frode fiscale e concorrenza sleale.

EnCa

Dal Quotidiano 19.00:

01:07

PP 12.00 del 26.10.16: il servizio di Romina Lara

RSI Info 26.10.2016, 15:00

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