La decisione del Gran Consiglio di sottoporre a referendum finanziario obbligatorio il cosiddetto accordo sulle misure di compensazione della Cassa pensioni dello Stato potrebbe essere impugnata davanti al Tribunale federale. Lo annuncia ErreDiPi, la Rete per la difesa delle pensioni, la quale “dopo una prima attenta analisi, è convinta che l’uso di questa forma di referendum non sia conforme alla legge e che l’unica via possibile per mettere in discussione questa decisione del Parlamento sia quella di ricorrere al normale referendum, passando quindi attraverso la via della raccolta delle firme”.
“Secondo noi è una comoda scorciatoia e l’accordo è il minimo che si poteva ottenere”, commenta alla RSI Enrico Quaresmini del comitato ErreDiPi. Una decisione sul ricorso al TF sarà presa sulla base di un’analisi esplorativa affidata a un legale.
Quanto alle misure adottate dal Parlamento per impedire una netta discesa delle rendite a seguito della diminuzione del tasso di conversione, ErreDiPi parla appunto di minimo obiettivo. “L’accordo, secondo noi, pur contenendo elementi positivi, in particolare per le classi di età più vicine al pensionamento, lascia aperte molte questioni relative al futuro della Cassa e al suo cosiddetto risanamento”.
approvato il compromesso, ci sarà referendum
Il Quotidiano 17.10.2023, 20:18