Chiasso senza l'autostrada che taglia il centro della città. La visione piace. Da giorni, non solo nel Mendrisiotto, si parla del progetto. L'idea appassiona e lancia una nuova visione per tutta la regione. Si chiama Porta Sud delle Alpi e l’idea è quella di spostare gli ultimi chilometri dell’autostrada sotto la collina del Penz, in modo da avere due parchi al posto delle dogane, un laghetto a Monte Olimpino in Italia e il fiume Breggia rinaturato, a disposizione della popolazione, come era prima della costruzione dell’A2.
Dopo l’Ufficio federale delle strade a Berna e le autorità ticinesi, venerdì il progetto è stato presentato in Italia, alla direzione generale dei trasporti della Regione Lombardia. I pareri sono stati positivi. L'idea è dunque piaciuta anche oltreconfine.
"Il progetto proposto – spiega ai microfoni RSI Elena Fontana, architetto che ha sviluppato l’idea – mira a risolvere simultaneamente problemi che troviamo sia in Svizzera sia in Italia, quindi a livello regionale e transfrontaliero, come appunto quello del traffico, ma anche della sicurezza delle strade. Il progetto è quindi da considerarsi come una ‘cerniera’ che mira a rafforzare tutta l’area. L'autostrada ora taglia in due l’abitato e toglie anche e soprattutto qualsiasi connessione con il paesaggio straordinario che la circonda. L’intento è quindi quello di dare un altro volto a questo spazio funzionale, che non riguarda solo Chiasso, a beneficiarne sarebbe l’intera regione".
Per il sindaco Bruno Arrigoni è "prematuro" dire se il progetto si farà poiché, anzitutto, va costruito il consenso politico. La sua fattibilità è però indubbia. E anche il costo, dal suo punto di vista, non è un ostacolo insormontabile. Si stima una spesa complessiva di circa 400 milioni di franchi: 200 per realizzare la galleria e almeno altrettanti per lo smantellamento.