Il Dipartimento delle istituzioni (DI), in collaborazione con la polizia lacuale, ha stilato un bilancio degli incidenti avvenuti durante l'estate nelle acque ticinesi. Il rapporto, pubblicato venerdì mattina, riporta che nel 2017 gli annegamenti sono stati 5.
Le morti avvenute nei laghi sono state tre, quelle nei fiumi due. Queste ultime sono avvenute durante la pratica del canyoning. "Restano inoltre elevati, e destano non poche preoccupazioni, i diversi infortuni gravi causati da attività a rischio quali i tuffi dalle rocce, il funambolismo sui fiumi, il campeggio abusivo a bordo fiume e le attività subacquee", scrive il DI.
"Attraverso la nuova campagna di prevenzione si sono resi attenti in particolare turisti e residenti sulle regole che permettono di evitare alcuni comportamenti rischiosi", si legge sempre nel comunicato.
MABO