"Sbrigati o le uniche stagioni saranno quelle su Netflix". È uno dei tanti slogan che si leggono sui cartelli dei partecipanti alla manifestazione per il clima: circa 500 giovani si sono riuniti venerdì pomeriggio a Bellinzona per richiamare ancora una volta l'attenzione sulla questione climatica, dopo una lunga pausa dovuta alla pandemia. Il corteo diretto in Piazza Governo ha sfilato pacificamente e non ci sono stati disordini.
L'iniziativa fa parte dello sciopero globale sul clima, che prevede mobilitazioni in diverse città svizzere e in tutto il mondo, sulla spinta del movimento "FridaysForFuture" fondato dall'attivista svedese Greta Thunberg.
Notiziario 15.00 del 22-10-2021 - Lo sciopero per il clima nelle città svizzere
RSI Info 22.10.2021, 17:53
Contenuto audio
"Noi vogliamo il nostro futuro", hanno gridato in piazza i ragazzi ticinesi (tanti giovanissimi). Durante i primi discorsi che si sono tenuti in Piazza Collegiata hanno preso la parola alcuni rappresentanti del comitato di coordinamento, sottolineando come l'emergenza climatica riguardi tutti: è come essere su barche diverse che stanno affondando con ritmi e responsabilità differenti, a seconda dei Paesi e delle aree geografiche.
Le immagini della manifestazione a Bellinzona
Il movimento, come si legge sul sito climatestrike.ch, chiede "che la Svizzera dichiari l'emergenza climatica nazionale" e che la politica tenga conto degli studi scientifici sul surriscaldamento globale, oltre a informare in maniera puntuale e trasparente la popolazione sul tema.