Durante la scorsa settimana state raccolte circa 25’000 firme per assicurare il futuro della terapia intensiva pediatrica nell’Ospedale cantonale a Coira, servizio che rischia di terminare nella primavera del 2024. L’eventuale chiusura del reparto verrà decisa dai ministri della sanità di dieci cantoni, tra cui Grigioni e Ticino. Il sostegno mostrato dal popolo è un segnale importante che sorprende positivamente il governo retico, che necessita di sostegno per portare avanti la propria battaglia: “È un segnale molto importante per chi dovrà prendere una decisione”, ha sottolineato Peter Peyer, direttore del Dipartimento giustizia, sicurezza e sanità grigionese.
L’obiettivo è far capire il valore e la necessità di poter disporre di un approvvigionamento sanitario di prossimità, che non farebbe lievitare i costi. “Togliere la terapia intensiva pediatrica a Coira non porterebbe a un risparmio”, osserva Peyer. Sono infatti altri gli ospedali dove vengono spese grandi cifre per questo genere di cure, come ad esempio l’ospedale universitario di Zurigo.
Se questo “lavoro di convincimento” non dovesse bastare, il Governo grigionese valuta anche l’opzione di uscire dal concordato intercantonale, per non essere vincolato da scelte esterne. Si tratterebbe però di una scelta estrema, della quale al momento è difficile valutare le conseguenze.
Più sussidi per la formazione nel settore delle cure
Sempre mercoledì, il Consiglio di Stato grigionese ha licenziato un messaggio per la revisione parziale della legge sulla promozione della cura degli ammalati. In buona sostanza le istituzioni che mettono a disposizione una formazione pratica per il personale di cura devono ricevere sussidi più elevati per la formazione pratica. L’obiettivo è garantire anche in futuro la buona qualità delle cure infermieristiche.
No alla chiusura della terapia intensiva pediatrica a Coira
Il Quotidiano 17.11.2023, 19:00