Andrà a processo per presunti reati sessuali nei confronti di una praticante l’ex giudice del Tribunale amministrativo cantonale di Coira. La Procura retica ha infatti formalmente chiuso l’indagine promuovendo l’accusa verso l’ex magistrato per violenza carnale e coazione sessuale, eventualmente sfruttamento dello stato di bisogno, ripetute molestie sessuali e ripetuta minaccia.
Questi i capi di imputazione indicati nell’atto di accusa depositato nei giorni scorsi al Tribunale regionale Plessur, istanza di primo grado con sede a Coira, che prossimamente dovrebbe fissare la data del dibattimento a carico del 48enne avvocato italofono.
A dare il via alle indagini era stata la denuncia della presunta vittima, una praticante legale che aveva 24 anni all’epoca dei fatti riportati, risalenti alla seconda metà del 2021, periodo in cui i due lavoravano assieme al Tribunale amministrativo retico.
Stando a quanto sinora emerso, la vicenda ruoterebbe attorno a un’escalation partita da frasi molto esplicite, passando per carezze e baci, fino a raggiungere l’apice di uno stupro che la vittima sosterrebbe di avere subito la sera del 13 dicembre di 3 anni fa. Prova dei rapporti sessuali sarebbe data da tracce di DNA dell’uomo individuate nelle parti intime della giovane donna.
Rapporti che l’accusato peraltro non nega, sottolineando però che sono sempre avvenuti con il consenso della praticante. È dunque convinto di non avere commesso alcun reato. Per l’ex giudice amministrativo grigionese fa stato evidentemente il principio della presunzione di innocenza.
Giudice grigionese, chiusa l'inchiesta
SEIDISERA 08.04.2024, 18:31
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