Ticino e Grigioni

Collanine rubate, quattro arresti

Chiasso: i giovani italiani fermati con la refurtiva nascosta nell'auto - Hanno agito durante open air che si sono svolti oltre San Gottardo

  • 13 luglio 2022, 17:07
  • 20 novembre, 15:31
00:45

Notiziario 15.00 del 13.07.2022 - Collanine rubate, quattro arresti

RSI Info 13.07.2022, 17:06

  • Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC)
Di: AlesS 

Quattro cittadini italiani, tra i 21 e i 26 anni, residenti in Liguria sono stati arrestati il 10 luglio: sono stati trovati in possesso di 33 collanine rubate, nascoste all’interno di un paio di calzini. Nella vettura su cui viaggiavano, sono state trovate anche due bombolette di spray urticante.

Nel comunicato congiunto di Ministero pubblico, polizia cantonale e Ufficio federale della dogana viene specificato che i fermi sono avvenuti in uscita dal territorio elvetico, nei pressi del valico di Chiasso autostrada.

In seguito alla scoperta della refurtiva ne è nata un’inchiesta che ha permesso di raccogliere una trentina di denunce per sottrazione di gioielli. I colpi sono avvenuti lo scorso fine settimana nel contesto di open air che si sono svolti oltre San Gottardo, tra cui quello di Frauenfeld.

In base alle prime risultanze, il modus operandi ricalca quello già riscontrato in episodi analoghi in passato. Dopo aver creato scompiglio tra la folla durante i raduni, gli autori accerchiano la vittima e approfittano della confusione per strapparle la collanina in oro. Questa modalità di agire è dal punto di vista del diritto penale classificata come una rapina in quanto vi è un uso di violenza per strappare le collanine.

Sono in corso approfondimenti anche con la collaborazione delle polizie di altri cantoni per stabilire l'eventuale responsabilità dei quattro in ulteriori episodi registrati nelle ultime settimane in Ticino e in Svizzera interna.

Le ipotesi di reato sono quelle di rapina, furto aggravato poiché commesso in banda e per mestiere, subordinatamente ricettazione. L'inchiesta è coordinata dalla Procuratrice pubblica Anna Fumagalli.

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