Colonne di veicoli create artificialmente, sulla cantonale, per evitare che i vacanzieri escano dall'autostrada. Per ridurre il traffico parassitario generato sui raccordi locali, nei weekend estivi, dai vacanzieri provenienti dal Nord Europa, le autorità dei Grigioni hanno dovuto rivedere il proprio approccio. A confermarlo alla RSI è Andreas Pöhl, responsabile per la gestione del traffico dell'Ufficio tecnico retico. Nel 2022 era stato avviato un progetto pilota che prevedeva il triage dei veicoli in transito sull'A13: attraverso cartelli e controlli di agenzie private e polizia, veniva così impedita l'uscita dall'autostrada e quindi il transito sulla cantonale, segnatamente tra Bonaduz e Rhäzüns, ai non residenti.
Una misura avallata solo per la fase sperimentale dall'Ufficio delle strade, che si pone in contraddizione con l'ordinanza concernente le strade di grande transito: essa vieta, di principio, l'introduzione di limitazioni d'uso su raccordi principali come le strade cantonali. Per questo, al cantone non è rimasto che valutare misure alternative. E la scelta, applicata già nei fine settimana di luglio e agosto, è caduta sul dosaggio dei veicoli sulla cantonale, nei pressi delle strade locali più esposte al traffico parassitario: ossia, specifica Pöhl, a Rhäzüns in direzione nord e a Bonaduz in senso opposto.
Da Grigioni Sera del 25.08.23
RSI Info 25.08.2023, 21:57
Degli ausiliari sono stati incaricati dal cantone di imporre fasi di blocco dei veicoli della durata di 2 minuti, intervallate da via libera al transito di 40 secondi. Lo scopo di questo dosaggio è duplice: da un lato si vuole garantire, anche nei periodi di grande traffico, la fluidità dei movimenti all'interno dei paesi e il passaggio dei mezzi di soccorso e pronto intervento; dall'altro, si creano artificialmente delle colonne lungo la cantonale in modo da influire sulle indicazioni fornite dai sistemi di navigazione, che non dovrebbero più invitare gli automobilisti in transito ad aggirare gli incolonnamenti sull'A13 servendosi di collegamenti alternativi.
I primi riscontri sono positivi. Non ci sono ancora indicazioni numeriche, ma l'impressione, osserva Pöhl, è che durante i weekend estivi in cui è stato adottato il sistema di dosaggio buona parte del traffico sia rimasto sull'autostrada; ossia dove le autorità retiche vogliono che rimanga. In autunno verrà tracciato un bilancio. Ma fin d'ora vi è la consapevolezza che, a fronte di movimenti veicolari in crescita dell'1,5% all'anno, e della capacità ridotta di un'autostrada montana come l'A13, in avvenire il problema del traffico parassitario si ripresenterà.