Sono stati condannati venerdì a 24 mesi sospesi condizionalmente per tre anni e a una multa di 5'000 franchi ciascuno due cittadini italiani, padre e figlio, che erano finiti in tribunale per aver venduto bottiglie contraffatte di Romanée-Conti, uno dei vini più prestigiosi al mondo, ad alcuni grossisti ticinesi.
L'inganno aveva permesso ai due di incassare oltre un milione di euro. Le Assise correzionali di Lugano hanno confermato la richiesta di pena formulata dal pubblico ministero, con le accuse di truffa aggravata e contraffazione di merce aggravata per aver appunto falsificato e venduto 267 bottiglie, a prezzi che potevano raggiungere i 10'000 franchi l'una.
Nel corso del dibattimento sono venuti alla luce anche altri particolari legati alle attività illecite del padre 65enne e del figlio 30enne, che per gli stessi motivi hanno patteggiato una pena in Italia, come pure è tuttora aperta un'inchiesta (per vicende simili) nella quale sono coinvolti in Francia.
Red. MM/CSI/R. Lara/sf
Dal quotidiano:
06.03.2015: Condannati per il nettare contraffatto
RSI Info 06.03.2015, 20:47