Ticino e Grigioni

Continuano a mancare medici

Anche in Ticino rimane forte la dipendenza da professionisti stranieri nel settore sanitario - L’Ordine dei medici lancia nuovamente l’allarme: “Situazione drammatica”

  • 22 marzo, 05:32
  • 22 marzo, 20:10

Continuano a mancare medici in Ticino

Il Quotidiano 21.03.2024, 19:00

Di: QUOT/RSI Info

La Svizzera si trova ancora una volta di fronte a una significativa carenza di medici, nonostante un lieve aumento nel numero di professionisti formati a livello nazionale nel corso dell’ultimo anno. Nel 2023, il Paese ha registrato un incremento del 2,3% di medici formati in Svizzera rispetto all’anno precedente, un dato apparentemente positivo, che tuttavia non riesce a colmare il fabbisogno del settore sanitario.

C'è carenza di medici

SEIDISERA 22.03.2024, 18:34

  • Keystone

“In Ticino, come nel resto della Svizzera, affrontiamo una situazione abbastanza drammatica. Non disponiamo di un numero sufficiente di medici laureati in Svizzera né di personale infermieristico”, afferma Franco Denti, presidente dell’Ordine dei Medici del Ticino, sottolineando che dal 2006 l’Ordine ha più volte segnalato questa carenza critica. Attualmente, nel solo Ticino, ci sono circa 1’800 medici, la maggior parte dei quali proviene dall’estero.

Il dato che emerge è allarmante: il 40% dei medici operanti in Svizzera proviene dall’estero, con la Germania che da sola rappresenta la metà di questa quota, mentre il 9,5% proviene dall’Italia. Questo elevato tasso di dipendenza dal personale medico straniero solleva questioni riguardo alla sostenibilità a lungo termine del sistema sanitario svizzero.

Una nota positiva arriva dall’Università della Svizzera Italiana (USI), dove si è recentemente concluso il primo ciclo di master in medicina. “Quarantasette studenti, tutti promossi. Siamo orgogliosi che tutti i nostri studenti abbiano superato l’esame nazionale. Questo è un segnale forte della nostra missione di formare più medici per il futuro del Ticino e della Svizzera”, dichiara Giovanni Pedrazzini, decano della Facoltà di Scienze biomediche dell’USI.

Per rendere la professione medica più attrattiva, soprattutto nelle aree locali, ad aprile verrà inaugurato l’Istituto di Medicina di Famiglia all’USI, con il sostegno del Cantone e dell’EOC. “L’istituto mira a valorizzare la figura del medico di famiglia e a garantire una maggiore prossimità al paziente. Speriamo che possa diventare un modello unico in Svizzera”, aggiunge Denti.

Nonostante questi sforzi, le facoltà di medicina in Svizzera rimangono soggette a numero chiuso. “Nel 2012 abbiamo fatto un primo passo aumentando il numero di medici formati in Svizzera da 900 a 1’350, ma è necessario fare di più per espandere la formazione”, asupica Pedrazzini.

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