Ticino e Grigioni

Contro la precarietà mestruale

La Gioventù Socialista chiede al Governo ticinese di fornire gratuitamente prodotti igienici in tutti gli istituti scolastici del cantone

  • 4 gennaio 2022, 19:04
  • 20 novembre, 18:54
02:28

SEIDISERA del 04.01.2022 - Il servizio di Camilla Luzzani

RSI Info 04.01.2022, 19:00

  • Keystone
Di: SDS/YR 

I prodotti igienici mestruali dovrebbero essere messi a disposizione gratuitamente nelle scuole pubbliche cantonali. È quanto chiede un progetto promosso dalla Gioventù Socialista Ticino e presentato martedì a Bellinzona. La richiesta sarà inoltrata al Consiglio di Stato sotto forma di lettera aperta il 17 gennaio, con il sostegno dei vari comitati studenteschi.

“La tematica dei prodotti igienici gratuiti è attuale e realizzabile. Sia a livello federale sia a livello cantonale sono già state presentate mozioni e interpellanze, e diversi cantoni o città come Zurigo, Berna, Basilea, Giura, Ginevra e Vaud hanno già applicato la distribuzione gratuita. Allo stesso modo Scozia, Kenya, Uganda, Sud Africa, Botswana, Zambia e Nuova Zelanda. Ora tocca anche al Ticino!”, affermano i promotori.

“Le mestruazioni sono un tabù e non è facile parlarne nella nostra società. In parte è dovuto all'’istruzione che in alcuni momenti è carente”, sottolinea Laura Guscetti della Gioventù Socialista e co-coordinatrice del progetto Prodotti igienici gratuiti.

In alcuni istituti, come il Liceo di Locarno o la Commercio di Bellinzona, sono state create delle tampon box (scatole con assorbenti e tamponi). Un’iniziativa promossa dalla solidarietà delle studentesse o finanziata dal fondo del comitato studentesco. “Con questo piccolo progetto abbiamo visto che il bisogno è più grande, reale e urgente. La scuola, con fondi dati dal Cantone, dovrebbe mettere a disposizione più prodotti di questo tipo”, conclude una studentessa.

Sollecitato sul tema, il presidente del Governo Manuele Bertoli ha spiegato che è pendente da qualche mese un atto parlamentare e l'intenzione del DECS è quella di ragionare su un progetto pilota, ma prima di partire si attende un parere anche da parte del Dipartimento sanità e socialità: il tema è infatti di competenza interdipartimentale.

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