Niente di ufficiale per il momento, ma l'eventualità che M13 resti nella valle che aveva eletto a sua dimora - diventando suo malgrado uno dei protagonisti indiscussi della storia recente - si fa sempre più concreta.
Ieri sera la commissione direttiva del Museo poschiavino si è espressa di principio in favore dell'accoglienza dell'orso fra i muri di Palazzo de Bassus-Mengotti. Tutto questo a determinate condizioni.
“Prima di dire il sì definitivo dobbiamo avere un supplemento di informazioni che per ora ci manca, sia dal punto di vista finanziario che da quello legale”, ha spiegato il presidente del museo Gustavo Lardi.
Costi da valutare
Un'operazione che - dall'impagliatura all'esposizione - costerebbe diverse migliaia di franchi, ma che per il museo di Poschiavo avrebbe un significato particolare. “Per ordine statutario - ha affermato Lardi - il museo ha l’obbligo di documentare gli aspetti importanti. Ora, nel bene e nel male, l’orso ha creato una nuova visione del rapporto tra umano e orso e quindi credo che sia un elemento che merita di trovare un suo posto fisso nel museo”.
A Coira non interessa
Intanto però il tempo stringe, visto che dall'abbattimento dell'animale sono passati quasi due giorni. Una decisione su un'eventuale impagliatura sembra dunque destinata a cadere nelle prossime ore. Contrariamente a quanto ipotizzato ieri, il Museo della natura di Coira, che già espone imbalsamato l'orso JJ3, si è detto non interessato ad accoglierne un secondo.
Gallery audio - Cosa ne sarà della pelle di M13?
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Servizio di Sharon Bernardi
RSI Info 21.02.2013, 19:31