Tre condanne al pagamento di una multa per aver violato le direttive delle autorità nella casa per anziani di Sementina, appartenente alla Città di Bellinzona dove, tra marzo e aprile 2020, il Covid provocò 22 i decessi. È la sentenza pronunciata mercoledì mattina da Elettra Orsetta Bernasconi Matti, giudice della Pretura penale, nei confronti dei tre dirigenti che si erano opposti al decreto d’accusa.
Non è invece stato accertato, come erroneamente abbiamo riferito in precedenza, un nesso diretto fra la violazione di queste direttive e il dilagare del coronavirus nella struttura.
Il silenzio di Sementina
di Alice Pedrazzini, Elena Boromeo e Alberto Dagnino 09.06.2020, 19:00
Le condanne ai danni del direttore del Servizio anziani comunale, della direttrice sanitaria e dell’ex capa struttura, ora in pensione, risultano più lievi rispetto a quanto richiesto dall'accusa. Il direttore del Settore anziani e la direttrice sanitaria sono stati sanzionati con una multa di franchi 1'500. La capo cure dovrà invece pagare 1'000 franchi. La procuratrice pubblica Pamela Pedretti aveva proposto multe variabili tra i 4'000 e gli 8'000 franchi per, questa l’imputazione, ripetuta contravvenzione alla Legge federale sulla lotta contro le malattie trasmissibili dell’uomo. In breve, la Legge sulle epidemie.
"Le istruzioni del medico cantonale sono prive di obbligatorietà"
Decisivo il proscioglimento dal punto uno del decreto d'accusa, quello relativo al mancato distanziamento. “A ben vedere le istruzioni del medico cantonale non sono altro che raccomandazioni e sono prive di obbligatorietà. Così come le risoluzioni governative”, ha motivato la giudice.
I tre sono stati invece condannati per aver permesso lo svolgimento delle attività di gruppo. Il direttore e la direttrice sanitaria anche per aver consentito l'accesso a tre pittori nella casa anziani.
Lasciata cadere l’ipotesi dell’omicidio colposo, l’accusa sostanzialmente contestava ai tre, sulla base dei rispettivi gradi di responsabilità, la mancata applicazione rigorosa delle direttive sanitarie all’interno della casa anziani. Approssimativi, secondo il decreto, erano stati l’impiego dei tamponi, il tracciamento dei contatti e l’organizzazione di attività in comune.
Da parte loro gli imputati, prima e durante il processo tenutosi lo scorso novembre, hanno sempre respinto le accuse di negligenza. Le difese, durante il dibattimento, hanno fatto leva sulla difficilissima situazione venutasi a creare a Sementina (come nelle altre case anziani) con lo scoppio della pandemia. Errori, hanno ammesso, con il senno di poi ne sono stati fatti, ma sempre impegnandosi al massimo per la salute degli ospiti.
Per tornare a quei momenti: la puntata di Modem su quanto accaduto a Sementina
Un dramma che non dà pace
Modem 10.06.2020, 08:20
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