Arriva da Bellinzona un’importante terapia nella lotta al Covid-19. I risultati di nuovo trattamento anticoronavirus vanno oltre ogni rosea aspettativa: l’anticorpo monoclonale concepito alla Humabs riduce il rischio di ospedalizzazione e di morte sino all’85% ed è efficace anche contro le nuove varianti, secondo i dati pubblicati oggi, giovedì, dalla ditta stessa.
Una soddisfazione per il direttore Davide Corti che spiega come i risultati confermino l’efficacia del 85% nel prevenire il ricovero e la mortalità quando l’anticorpo è stato somministrato in soggetti a rischio nelle fasi iniziali della malattia.
“Non è un vaccino ma una terapia”, precisa Corti, “e ha funzionato talmente bene che si è deciso di interrompere lo studio perché il prodotto funziona così bene che si può fare una procedura di omologazione accelerata”.
A puntare sugli anticorpi monoclonali sono stati inizialmente gli Stati Uniti, poi anche l’Europa. Un’altra novità della terapia sviluppata dalla Humabs (società controllata dalla californiana VIR Biotechnology) è che, a differenza dei due anticorpi in commercio oggi, questo potrebbe essere somministrato per via endovenosa, con semplici siringhe. Una novità che potrebbe far crollare anche i costi, finora molto alti.
Humabs Biomed è nata come estensione dell'Istituto di Ricerca in Biomedicina di Bellinzona (IRB). È nota per aver fra l'altro sviluppato anticorpi contro l'ebola, la rabbia o il virus Zika.
La promettente terapia anticovid ticinese riduce il rischio di morte dell''85%
Telegiornale 11.03.2021, 13:30