Ticino e Grigioni

"Cure a domicilio? Vaccinatevi!"

Appello di Pro Senectute: gli anziani hanno paura ad accogliere in casa personale per servizi di cure a domicilio non immunizzato

  • 18 ottobre 2021, 19:51
  • 20 novembre, 19:26
02:33

CSI 18.00 del 18.10.21 Il servizio di Camilla Luzzani

RSI Info 18.10.2021, 19:57

  • Ti-Press /Spitex / Monika Flueckiger
Di: CSI 

Gli operatori sanitari che lavorano per servizi di cure a domicilio dovrebbero vaccinarsi, perché sono diversi gli anziani che hanno paura ad accogliere in casa personale non immunizzato. È l'appello lanciato da Pro Senectute. Non sempre infatti le organizzazioni che offrono questo tipo di servizio possono assecondare questa richiesta.

Non si può obbligare nessuno a vaccinarsi, ma l'invito di Pro Senectute è chiaro. "Un anziano che rinuncia al servizio, per paura di essere contagiato da un operatore non vaccinato, è una sconfitta per tutto il servizio di presa a carico delle cure domiciliari", sottolinea Laura Tarchini, responsabile comunicazione.

Un problema, il timore di fidarsi di un operatore non vaccinato, che secondo Luca Milesi, responsabile delle cure domiciliari offerte da BeeCare esiste: "È un problema con il quale ci vediamo confrontati abbastanza quotidianamente, che però si può risolvere con il dialogo con la famiglia. Si deve valutare caso per caso". E in caso di un aut aut, si garantisce l'assistenza di un operatore vaccinato, spiega Milesi. L'invito di BeeCare al personale - spiega Milesi, precisando che di invito e non di obbligo si tratta - è stato quello di vaccinarsi. "Il personale vaccinato ha più facilità ad operare per le cure quotidiane del paziente", dice Milesi.

Sempre restando nell'ambito di servizi a domicilio privati, la direttrice di Senevita Casa Ticino, Martina Morandi, dice invece che sono state pochissime le richieste di essere seguiti da operatori vaccinati.

Alle misure di protezione messe in atto dal personale, si aggiunge naturalmente l'obbligo - per tutti i dipendenti dei servizi di cura - di testarsi ogni 96 ore.

Paolo Pezzoli, direttore amministrativo di SCuDO a Lugano spiega che l'assoluta priorità è che nelle case degli anziani arrivino persone sane. E questa sicurezza la dà non tanto il vaccino quanto il test ripetuto. Per questo motivo agli utenti non viene esplicitato se l'operatore che li segue è vaccinato oppure no.

Direttive dunque chiare, emanate dall'ufficio del medico cantonale, che tranquillizzano gli anziani anche secondo Brian Frischknecht, direttore del servizio di cure a domicilio del Mendrisiotto e Basso Ceresio: "Le istituzioni forniscono garanzie in merito". "Abbiamo avuto solo 2 richieste da parte di anziani che chiedono operatori vaccinati, in quel caso si garantisce che il nostro personale è regolarmente testato".

Vista l'importanza data all'aspetto della sicurezza sia allo SCuDO a Lugano che al servizio del Mendrisiotto e Basso Ceresio il personale veniva già ripetutamente testato prima della decisione presa dall'ufficio del medico cantonale.

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