Il Consiglio di Stato ha respinto l’iniziativa popolare “per il rimborso delle cure dentarie”, scegliendo di non proporre un controprogetto indiretto e invitando il Gran Consiglio a fare altrettanto. L’iniziativa - presentata nel 2015 con circa 8’300 firme valide - suggerisce un’assicurazione cantonale obbligatoria per le cure dentarie di base, finanziata da un contributo aggiuntivo a carico dei lavoratori, dei datori di lavoro e del Cantone. Progetti simili sono stati presentati in parallelo anche in alcuni Cantoni romandi, dove però il risultato alle urne è stato negativo.
Nella presa di posizione odierna, il Governo sostiene che il sistema attuale - basato sulla responsabilità individuale e sulla prevenzione - è efficace. I costi delle cure dentarie sono “sostanzialmente stabili” e le fasce di popolazione economicamente più fragili beneficiano già di rimborsi. Inoltre, l’assicurazione obbligatoria avrebbe un costo difficilmente valutabile in assenza di un catalogo definito delle prestazioni garantite, ma potrebbe raggiungere in Ticino fino a 150 milioni di franchi. Una spesa che graverebbe specialmente sul Cantone in misura insostenibile, dato l’attuale contesto finanziario.
Lo spettro di un nuovo aumento
Il Quotidiano 09.07.2024, 19:00