Ripetuta truffa e ripetuta falsità in documenti: sono i reati di cui è stato ritenuto colpevole un dentista italiano attivo, a suo tempo, in uno studio di Maroggia. L’uomo raggirò più volte la cassa per i medici-dentisti, ottenendo acconti legati a prestazioni mai eseguite.
La somma sottratta, compresa tra i 30 e i 40'000 franchi, è stata risarcita. Ma il sostituto procuratore generale Andrea Pagani ha comunque emesso un decreto d’accusa, proponendo una pena di 180 aliquote giornaliere sospese (più multa). Decreto a cui non ci sono state opposizioni, e che è dunque cresciuto in giudicato.
La vicenda – mai resa nota finora – emerse nel 2012, dopo che gli inquirenti ordinarono, per altri motivi, la chiusura dello studio in questione. L’anziano titolare è tuttora sotto inchiesta, così come lo è il falso dentista (del quale riferì il Quotidiano) che lavorava per lui. Il primo nega ogni addebito, il secondo è reo confesso. La loro posizione è più grave, ed entrambi rischiano il rinvio a giudizio.
Francesco Lepori
Quotidiando del 06.06.2017: Dentista e truffatore condannato