Ticino e Grigioni

Diavolezza, tre i morti

Nell'incidente aereo di questo venerdì mattina in Engadina deceduti il pilota e due 14enni

  • 4 agosto 2017, 18:12
  • 23 novembre, 04:45
L'incidente si è prodotto a circa 2'800 metri di quota

L'incidente si è prodotto a circa 2'800 metri di quota

  • polizia grigionese

È di tre morti e un ferito grave il bilancio dell'incidente aereo verificatosi attorno alle 9.20 di questo venerdì mattina in Engadina. Un monomotore Piper-PA28 è precipitato poco al di sotto della stazione a monte della Diavolezza, a una quota di circa 2'800 metri. Nello schianto hanno perso la vita il pilota e due ragazzi 14enni. Erano già deceduti quando la REGA ha raggiunto per prima il luogo dello schianto e ha trovato l'apparecchio completamente distrutto. Una ragazza di 17 anni è sopravvissuta ed è stata trasportata in gravi condizioni all'ospedale di Coira. Lo ha comunicato la polizia cantonale grigionese nella conferenza stampa delle 16.00 all'aeroporto di Samedan, da dove il velivolo era decollato attorno alle 9.10.

Il portavoce della polizia retica Roman Rüegg

Il portavoce della polizia retica Roman Rüegg

  • keystone

Sulle cause della tragedia non sono state fornite informazioni: sono già oggetto dell'indagine del competente ufficio federale di inchiesta. Il volo si svolgeva, come già noto, nell'ambito di un campo estivo dell'AeroClub Schweiz che dal 30 luglio e fino a sabato accoglie 192 ragazzi allo scopo di avvicinarli all'aviazione. Il battesimo dell'aria doveva essere il momento culminante dell'esperienza. In 35 anni "non era mai accaduto nulla di simile", ha detto Yves Burkhardt, segretario generale dell'AeCS, che ha espresso la sua vicinanza alle famiglie di tutti i coinvolti. Gli altri partecipanti sono stati informati e sono ora seguiti da un Care Team.

Christian Gartmann del Motorfluggruppe Engadin, a cui apparteneva l'apparecchio

Christian Gartmann del Motorfluggruppe Engadin, a cui apparteneva l'apparecchio

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Il volo, della durata prevista di meno di mezz'ora, non era il primo della giornata. L'uomo ai comandi, esperto e della regione, che era anche il coordinatore di tutta l'operazione, ne aveva già compiuto uno in precedenza con il medesimo aereo di proprietà del Motorfluggruppe Engadin. Rappresentante di quest'ultimo, Christian Gartmann ha spiegato che il percorso era lasciato alla scelta del pilota ma che si trattava comunque soltanto di compiere un giro, senza acrobazie di alcun genere. L'apparecchio aveva superato una revisione in luglio.

pon

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