Una piccola breccia in quello che è stato finora un muro contro muro. A Palazzo delle Orsoline, mercoledì mattina c’è stato l’incontro tra sindacati e Consiglio di Stato per discutere del mancato riconoscimento del carovita, mentre resta alta la tensione sulle misure di risparmio contenute nel Preventivo 2024, che lo scorso dicembre hanno portato in piazza i dipendenti pubblici. Piazza che, il prossimo 20 gennaio, accoglierà nuovamente la protesta lanciata dal comitato “Stop ai tagli”.
La schiarita arriva dalla controproposta messa sul tavolo dal Governo: un’indennità una tantum per i dipendenti dello Stato, per compensare l’aumento del costo della vita. Dopo un’ora di incontro non si parla più di contrapposizione. “Oggi finalmente si è vista un’apertura - dice Giorgio Fonio, sindacalista OCST -. Un’apertura al dialogo nel voler trovare una soluzione che riconosca l’aumento del costo della vita che stanno subendo tutti.” Dal canto suo Mattia Bosco, segretario dei Sindacati indipendenti Ticino, rileva che “se fino a due mesi fa l’importo era zero, adesso a compensazione dell’aumento del costo della vita pare si vada verso il riconoscimento di un’indennità. Una tantum. Non è un vero e proprio carovita, ma comunque un’indennità che verrebbe riconosciuta al personale”.
ll Consiglio di Stato non ha rilasciato dichiarazioni, anche perché l’ammontare di tale indennità e il modo in cui verrebbe concessa (a innaffiatoio o in base al reddito) è tutto da definire. Le voci di corridoio raccontano di 400 franchi una tantum. Ma rimangono per l’appunto voci di corridoio.
Raoul Ghisletta, segretario VPOD, parla di “un piccolissimo passo avanti. Nel senso che la legge prevede che ci sia una discussione tra sindacati e Governo per la compensazione del carovita. È chiaro che la nostra preoccupazione è alta in questo momento. C’è comunque il taglio del 2,5% con decreto legge in Parlamento. La pressione sindacale dovrà rimanere molto, molto elevata”. “Adesso”, rilancia Fonio, “per noi è importante che, per esempio, dal Gran Consiglio esca il taglio dei salari, che oggi è una misura concreta sul tavolo. Per noi è importante riconoscere l’aumento del costo della vita che hanno subito tutti i dipendenti del Cantone”.
Taglio dei salari - o contributo di solidarietà - contenuto nel Preventivo 2024, che è già fuori tempo massimo e ancora non trova una maggioranza tra i gruppi parlamentari. “Questo - commenta Bosco - è scandaloso in un Cantone che deve affrontare un futuro sicuramente difficile. Ci aspettiamo dalla classe politica che ci sia un’unione, almeno sul Preventivo, e che se ne arrivi a una.” Ghisletta volge il pensiero, anche, “al personale precario. Chi ha il contratto in essere, viene rinnovato, mentre nuovi contratti ausiliari non vengono più fatti con il rischio di avere delle postazioni scoperte”.
Il prossimo round, tra Governo e sindacati, è previsto tra un mese.
Le trattative tra Governo e sindacati
Il Quotidiano 10.01.2024, 19:00
La ricetta UDC: blocco assunzioni e altri risparmi
Novità arrivano anche dalla politica, con l’UDC che mercoledì ha annunciato che presenterà un rapporto di minoranza sul Preventivo 2024. La proposta chiede una correzione di spesa pari a circa 80 milioni di franchi all’anno. Tra le misure di risparmio, ci sono il blocco per 2 anni delle assunzioni del personale dello Stato (fatta eccezione per i docenti ed il personale sanitario) e la limitazione all’1% della crescita dei sussidi. I democentristi, inoltre, si opporranno a nuovi grossi investimenti, come l’acquisto dello stabile EFG da trasformare in cittadella della giustizia e al credito da 195 milioni per la manutenzione stradale.
La ricetta dell'UDC
Il Quotidiano 10.01.2024, 19:00