Nuovo capitolo nel "caso" Divoora: dopo la petizione promossa dai sindacati UNIA e OCST, che chiede il miglioramento delle condizioni (vedi correlati) e che in 8 giorni ha raccolto 2'279 firme, è arrivata oggi (giovedì) la risposta piccata dell'azienda.
"Il contenuto delle premesse alla petizione, della petizione stessa, la descrizione delle circostanze che hanno portato ad essa, le informazioni riguardanti le nostre condizioni contrattuali e quelle di svolgimento del lavoro, sono tendenziose, incomplete e non corrispondenti alla realtà" si legge in una nota.
L'azienda se la prende poi con i sindacati, rei a suo dire di aver tentato di incitare il boicotto dell'attività chiedendo a ristoranti partner e autisti di sottrarsi al servizio. Un agire che "potrebbe avere rilevanza penale" e sui cui Divoora si riserva di adire a vie legali.
Considerati tutti questi motivi, oltre al fatto "che la petizione è pubblica e online, Divoora non intende mettersi a disposizione e partecipare a un incontro con fini volutamente provocatori".
Notiziario 15.00 del 23.12.2021 - Divoora, “quando è troppo è troppo”
RSI Info 23.12.2021, 16:19
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