Ticino e Grigioni

Omicron, delivery sempre più richiesti

Le tante persone in quarantena si appoggiano molto su aziende come Divoora e Fasivery, che devono però talvolta fare i conti con effettivi ridotti proprio dalla stessa variante

  • 14 gennaio 2022, 07:58
  • 20 novembre, 18:51
Delivery

Immagini così, sono sempre più visibili

  • Keystone
Di: FD 

Da ieri, giovedì, isolamenti e quarantene sono stati ridotti a cinque giorni. La decisione della Confederazione, molto chiacchierata, permette così alle persone di tornare alla vita quotidiana in tempi relativamente brevi.

02:47

I rischi dell'isolamento a 5 giorni secondo Andreas Cerny

Telegiornale 12.01.2022, 21:00

In queste settimane uno dei servizi più utilizzati da chi si trova bloccato tra le mura domestiche è quello delle consegne di cibo a domicilio. Il fenomeno, che ha conosciuto un vero e proprio boom in questi ultimi due anni, è tornato molto di moda, come spiega Cesare Villano, CEO e cofondatore di Divoora, finita al centro della cronaca a fine dicembre per le questioni salariali dei suoi dipendenti: "Con l'aumento delle persone chiuse in casa, sono tanti i clienti che si affidano al nostro servizio". Anche Roman*, collaboratore di Fasivery, ha riscontrato un incremento delle consegne: "Sono aumentate circa del 23% durante i pranzi e del 30-35% durante le cene".

Queste società sono anch'esse toccate dal problema di quarantene e isolamenti. Fortunatamente, spiega Roman, le cose sono finora andate bene per Fasivery: "Nessuno dei nostri driver ha preso il Covid durante il lavoro. Abbiamo un protocollo molto rigido per avere meno guai possibili. Sappiamo che se uno risulta positivo, è possibile che poi diventino due o tre e dobbiamo sostituirli. Non sarebbe un’operazione facile".

Più difficoltà invece, presso Divoora: "Stiamo gestendo questo periodo con grande impegno e talvolta con un po' di difficoltà, in quanto la pandemia tocca anche i nostri dipendenti, facendo diminuire la nostra flotta e il nostro staff in ufficio. Stiamo facendo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per riportare il servizio a regime". E per per fare questo, prosegue Villano, si punta ad allargare l'organico: "Essendo un lavoro accessorio, siamo sempre alla ricerca di nuovi driver al fine di offrire un servizio di qualità ai nostri clienti".

I problemi, per Fasivery, si sono invece verificati qualche mese fa: "Ci sono stati dei ragazzi messi in quarantena o isolamento, ma prima che arrivasse la nuova variante". Importante è anche tutelare e proteggere la salute dei clienti: “In caso di positività di un nostro driver, informiamo clienti e ristoratori. È comunque molto difficile attaccare il Covid a una persona che attende la consegna: le distanze vengono mantenute e a volte il sacchetto viene lasciato fuori dalla porta. Non c'è un contatto diretto".

*Il nome è noto alla redazione

Correlati

Ti potrebbe interessare