L'incendio che venerdì sera ha colpito e si è propagato per tutta la notte in un'area boschiva nei pressi di Angera, nel Varesotto, è stato spento. Ad annunciarlo sono stati gli stessi vigili del fuoco che hanno lavorato per tutta la notte, aiutati sabato mattina da tre Canadair arrivati dalle basi di Genova e Roma e due elicotteri del servizio antincendio regionale. Sono stati impiegati anche i droni del nucleo SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) che hanno monitorato la situazione dall’alto, fornendo indicazioni sull’evoluzione dell’incendio mentre a terra hanno operato 25 vigili del fuoco con dieci automezzi, 35 volontari dell'antincendio boschivo (AIB) con quindici veicoli.
La situazione è definita sotto controllo e si è nella fase di monitoraggio ma, spiegano dal comando regionale dei pompieri lombardi, non vi sono più fiamme attive. Non si sono registrati feriti e solo nella notte è stato necessario fgar allontanare diverse famiglie dalle abitazioni nei pressi della collina.
Ha stupito tutti, la notizia è stata rilanciata anche sui profili social del sindaco di Angera, Alessandro Paladini Molgora, come il fuoco abbia divorato ogni cosa su quel promontorio risparmiando però la chiesa di San Quirico, edificio del 1200 letteralmente circondato da alberi bruciati eppure rimasto intatto. Qualcuno lo ha definito nei commenti una sorta di miracolo di Pasqua, un segno. Per altri è stato soprattutto il buon lavoro in cielo ed a terra delle squadre dei vigili del fuoco.
La chiesa di San Quirico risparmiata dalle fiamme