L'entrata di Elisabeth Baume-Schneider in Consiglio federale lascia vacante un seggio giurassiano al Consiglio degli Stati, ma non ci sarà bisogno di un'elezione suppletiva perché - per il sistema proporzionale in vigore nel Giura - c'è già una subentrante: Mathilde Crelier Crevoisier. Si andrebbe alle urne soltanto se la consigliera comunale di Porrentruy si tirasse indietro e se il PS non fosse capace di trovare una personalità disposta ad assumere l'incarico. Non così in Ticino, dove vige il maggioritario e sono già cominciate le manovre politiche per gestire il vuoto di qualche mese (e una sola sessione parlamentare) che verrebbe lasciato da un'eventuale elezione di Marina Carobbio nel Governo cantonale in aprile.
Stati e Governo, possibile la doppia carica
Il Quotidiano 08.12.2022, 19:00
I partiti, come riferito negli scorsi giorni, si sono già incontrati per evitare che il popolo venga chiamato alle urne per la medesima carica fino a quattro volte (due primi turni e due ballottaggi) nel giro di pochi mesi, visto che in autunno è già in calendario il rinnovo dei poteri federali. Fra le ipotesi c'è quella di una soluzione tacita e ad interim, che chiunque potrebbe però far saltare raccogliendo le firme necessarie a candidarsi. E c'è già chi è pronto a farlo, come l'ex socialista Amalia Mirante. D'altra parte, questa soluzione non fa l'unanimità neanche fra i partiti stessi: UDC e Lega già hanno chiesto che si vada al voto come prevede la legge.
Piero Marchesi, su laRegione, ha espresso il "no" democentrista a soluzioni che escludano il voto popolare
I tempi tecnici ci sarebbero, conferma Francesco Catenazzi, responsabile dei servizi giuridici del Consiglio di Stato: "Con l'attuale legge", spiega, "dovrebbe essere possibile effettuare entrambi i turni dell'elezione prima della sessione che comincerà in settembre".
Ogni alternativa richiede una modifica della legge, per esempio per permettere, come auspicato dal PLR e come succede in altri cantoni, di lasciare il seggio vacante se manca poco alle elezioni federali. I cantoni in questione, tuttavia, prevedono periodi di vacanza di 4-6 mesi. Qui si andrebbe oltre. "Sei mesi e mezzo abbondanti", sottolinea Catenazzi, che ricorda pure come una modifica delle norme si applicherebbe non solo a questo caso ma anche al futuro. Potrebbe quindi capitare di ritrovarsi con un solo rappresentante ticinese all'arrivo in aula di temi particolarmente rilevanti anche per il cantone.
Che Marina Carobbio mantenga per qualche mese la doppia carica, quella a Berna che già occupa e quella cantonale se fosse eletta in aprile, è un'ipotesi scartata dalla Costituzione. In altri cantoni sarebbe possibile, anche se in genere, come ha ricordato a SEIDISERA il politologo Andrea Pilotti, il percorso è inverso: dal Governo cantonale alla capitale federale, con due incarichi mantenuti "per sei mesi o al massimo un anno". L'ultimo caso noto è quello del sangallese Benedikt Würth nel 2019.