L’Ufficio caccia e pesca grigionese ha reso noto lunedì a Coira che il progetto pilota di utilizzare i droni per individuare e salvare i cuccioli di capriolo durante le operazioni di sfalcio dei campi sarà riproposto ed esteso nei Grigioni.
L’iniziativa, lanciata nel 2018 dalla sezione cacciatori Tasna in Bassa Engadina, ha dato risultati incoraggianti, tanto da indurre le autorità a riproporlo anche quest’anno, attraverso corsi per formare “piloti di droni”. I piccoli animali, come noto, nelle prime settimane di vita si nascondono nell'erba alta e non di rado vengono feriti o uccisi durante le operazioni di taglio del fieno.
“Grazie a questi apparecchi, nel 2018 sono stati salvati più animali rispetto al passato”, hanno dichiarato soddisfatte le autorità retiche, sostenute in questa iniziativa dall’Associazione dei cacciatori grigioni con licenza, dall’Unione grigionese dei contadini e dal parco Beverin.