Mario Branda è ufficialmente il primo sindaco della Nuova Bellinzona, il sindaco della seconda città del Cantone, il sindaco di quella che da domenica alle 12 è diventata la 12esima città svizzera con i suoi 42'000 abitanti.
Il PLR questa mattina, dopo un’ultima notte di riflessione, ha infatti accantonato l’idea di andare al ballottaggio per la poltrona di sindaco. Il risultato rimane quello uscito dalle urne domenica: Mario Branda ha vinto con 1'299 voti di scarto sull’ex sindaco di Giubiasco Andrea Bersani.
E oggi con i dati Comune per Comune pubblicati dalla cancelleria dello Stato si può capire meglio il voto. Sulla carta il PLR partiva favorito – con 8 dei 13 Comuni targati partito liberale radicale. Voti alla mano 9 comuni su 13 hanno preferito Branda a Bersani. E questo nonostante Unità di sinistra e Verdi abbia sempre fatto meno voti di scheda del PLR (fatta eccezione di Moleno: 23 a 20 per il partito di Branda).
Cifre alla mano solo a sud della città – nelle roccaforti Giubiasco e Sementina, Gudo, Pianezzo - il candidato PLR ha vinto lo scontro. 2'684 i voti personali di Bersani a Giubiasco, 2'127 quelli di Branda. A Bellinzona 5'411 preferenze per Branda, 3'671 per Bersani (e solo 27 voti di scheda di differenza tra PLR e Unità di Sinistra). Mario Branda ha ricevuto voti in modo trasversale, da tutti i partiti e in tutti i Comuni.
Ma mettendo da parte lo scontro Branda e Bersani, anche in casa PLR è andato in scenda uno "scontro": quello tra l’ex sindaco di Giubiasco e il municipale Simone Gianini. Con quest’ultimo che ha superato il compagno di lista in ben sette ex Comuni (Bellinzona, Claro, Gorduno, Moleno, Monte Carasso, Preonzo, Sant’Antonio). A Bellinzona 107 voti in più per Gianini.
E per concludere: a Preonzo e Moleno Fabio Pasinetti è stato il candidato più votato, a Monte Carasso Ivan Guidotti, Graziano Crugnola a Gudo e Sementina; Giorgio Battaglioni a Gorduno.
QUOT./n.r.
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