Ticino e Grigioni

E' il Natale della carne secca

Primo bilancio dei commercianti. Banfi: "E' magra. Si torna all'antico". Tamborini: "Male. Ma bus da Torino"

  • 24 dicembre 2015, 16:13
  • 7 giugno 2023, 16:19
Affollatissimo, il mercatino di Natale di Bellinzona

Affollatissimo, il mercatino di Natale di Bellinzona

  • © Ti-Press

Di gente in giro ce n'è. E pure parecchia. Ma secondo i commercianti di Bellinzona e Lugano - a cui abbiamo oggi chiesto un primo bilancio - gli affari restano magri e se da una parte non si è forse ancora usciti completamente dalla crisi, dall'altra le abitudini dei consumatori ticinesi sono cambiate: il superfluo è soppiantato dall'utile.

"La situazione è magra e va peggiorando. Certo, abbiamo assistito a dei fuochi di paglia dell’ultimo giorno prima di Natale. La gente pensa di avere tutto all’ultimo minuto e a molti clienti bisogna dire no, solo perché non si sono preparati prima. Ma in generale si tratta della stagione peggiore degli ultimi anni", afferma Carlo Banfi, della Società dei Commercianti di Bellinzona. "Ma c’è pure una curiosità: i macellai hanno venduto carne secca e salame, impacchettati come regali. Era da anni che non succedeva. È un ritorno all’antico. Anche i giocattoli sono andati bene, si spende sempre per i bambini. Male, invece, la gioielleria", conclude.

"Ci sono dei segnali interessanti, ma va male", taglia corto Mario Tamborini, della Società dei Commercianti di Lugano e Via Nassa. "A livello di affluenza, gli ultimi due fine settimana sono stati da record. Non per gli incassi, però. Abbiamo organizzato una forte promozione sul Piemonte e sono arrivati decine di autobus: era un mercato che pensavamo fosse spacciato. A Lugano solo chi ha una clientela consolidata e un servizio che fa la differenza può sopravvivere, difficile dunque capire chi ha lavorato bene e chi no".

Jona Mantovan/ads

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