Ticino e Grigioni

EOC-Cardiocentro, l’SMS della polemica

Un messaggio inviato dal presidente dell’ente ospedaliero Paolo Sanvido al co-primario della clinica luganese, Giovanni Pedrazzini, riaccende le tensioni

  • 15 febbraio 2019, 20:18
  • 22 novembre, 22:58
02:54

Nuove tensioni tra EOC e Cardiocentro

Il Quotidiano 15.02.2019, 20:00

Di: Quotidiano/ludoC 

Tornano ad accendersi le tensioni tra Ente Ospedaliero Cantonale e Cardiocentro in vista del futuro del cosiddetto Ospedale del cuore. Questa volta la colpa è di un SMS il cui autore è il presidente dell'EOC Paolo Sanvido, che nel messaggio corteggia il co-primario della clinica luganese.

“Ti offro il primariato della cardiologia all'EOC, puoi chiedere tutto quello che vuoi": suona così la proposta fatta via SMS da Paolo Sanvido al co-primario del Cardiocentro Giovanni Pedrazzini. Un'avance che risale a metà gennaio, dopo la nomina di Tiziano Cassina a direttore sanitario della struttura luganese. E proprio facendo leva su questa nomina, Sanvido ha cercato di convincere il professor Pedrazzini a cambiare casacca, o meglio a cambiare camice.

Un SMS che non è passato inosservato e che è arrivato fino a Bellinzona. L'avvocato Marco Bertoli, patrocinatore del Cardiocentro, ha scritto al Consiglio di Stato, denunciando il comportamento giudicato scorretto di Sanvido. E, in nome del suo ruolo di vigilanza sancito dall'articolo 26 della legge sull’Ente Ospedaliero Cantonale, ha chiesto di verificare quanto accaduto. Anche perché l'SMS pare proprio un'offerta di lavoro, ma in ambito pubblico le nomine dovrebbero essere soggette a concorso? E poi: quanti all'interno del consiglio di amministrazione sapevano dello scritto?

Potrebbe esserci stato un abuso di autorità, un reato perseguibile d'ufficio. Per questo, La lettera di quattro pagine, giunta ieri sul tavolo del Governo, non è l’unico strascico di quell’SMS. Contro il presidente è stata fatta anche una segnalazione al procuratore generale Andrea Pagani. Da capire se seguirà una querela di parte per concorrenza sleale.

Il Cardiocentro denuncia una mancanza di credibilità e di fiducia nel rapporto con l'ente. Rapporto già difficile a causa delle numerose discussioni sul futuro dell'istituto: da una parte chi vorrebbe restasse un ente autonomo; dall'altra chi invece vorrebbe passasse in mano pubblica entro la fine del 2020, rispettando così una convenzione firmata negli anni '90.

Raggiunto venerdì sera, Paolo Sanvido ci ha detto di: “Non ritenere riprovevole un messaggio personale inviato a un amico" e si è dichiarato "dispiaciuto che un simile messaggio sia ora utilizzato con altri fini nella vicenda che tocca Ente Ospedaliero e Cardiocentro".

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Il Quotidiano 15.02.2019, 20:00

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