Ticino e Grigioni

Emergenza idrica negli alpeggi

Senza ghiacciai e con poca neve, le aree montane e gli animali rischiano di restare all’asciutto - Si cercano soluzioni oltre all’utilizzo parsimonioso dell’acqua  

  • 22 novembre 2023, 05:52
  • 22 novembre 2023, 10:20

Il precario stato di salute dei ghiacciai

Il Quotidiano 21.11.2023, 19:00

  • RSI
Di: Quotidiano/sdr

L’isoterma di zero gradi si sta alzando, i ghiacciai ticinesi sono destinati a sparire e gli accumuli nevosi a diminuire sensibilmente portando ad una cronica mancanza d’acqua.
A causa di ciò, come già avvenuto, alcuni alpeggi rischiano di non farcela a causa di riserve idriche insufficienti e investimenti troppo onerosi per avere acqua pulita in quota.

Per chi sorveglia l’approvvigionamento idrico in Ticino i rischi sono reali e sono legati anche all’evoluzione delle precipitazioni: non minori ma più intense. A livello statistico i tecnici dicono che potrebbe non cambiare molto, ma ad essere modificati sono gli effetti. Questa diversa dinamica potrebbe infatti creare dei problemi perché le piogge intense possono essere responsabili anche di intorbidamenti di sorgenti in quota con conseguente non potabilità. Per produrre il formaggio, spiegano gli allevatori, c’è bisogno di acqua potabile e in quantità sufficienti anche per abbeverare il bestiame. Ci sono dei problemi seri dove l’acqua già non era abbondante in situazioni normali, con questa situazione climatica che si è venuta a creare negli ultimi anni, spiegano, il problema si fa veramente serio.

Alcuni alpeggi sono già intervenuti nella captazione delle acque per prendere quella poca che c’è, per poterla usare tutta. Ma sostituire nevai e ghiacciai in modo artificiale con serbatoi, o bacini di accumulo, non è così semplice dal profilo igienico. Intervenire quindi è necessario ma costoso e difficile. L’uso parsimonioso anche in quota resta la misura più applicabile a corto termine.

                               

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