Le autorità lo avevano bandito dalla Svizzera a tempo illimitato, per una violenza carnale commessa nel Locarnese agli inizi degli anni Duemila. Lui continuava però a tornare in Ticino. Vagava qua e là, alla ricerca di lavoro nero. Almeno fino a settimana scorsa, quando l’uomo (un cittadino dell’Est) è incappato nuovamente in un controllo di polizia, dalle parti di Lugano.
E stavolta sono scattate le manette. La procuratrice pubblica Valentina Tuoni ha già emesso un decreto d’accusa per entrata illegale, condannandolo a cinque mesi di carcere. Decreto a cui il plurirecidivo (difeso dall’avvocata Alessia Angelinetta) non si è opposto.
Francesco Lepori