Il progetto di 600 guide della Svizzera italiana a Expo 2015 sembra essere sempre meno realizzabile. I dibattiti e le spaccature degli ultimi mesi hanno messo a rischio la realizzazione di questa e altre iniziative. Anche se il credito dovesse essere accettato in settembre, il ritardo accumulato è tanto e il progetto non potrà essere messo in atto nella sua forma iniziale. Dovrà insomma essere rivisto.
La società Expo SPA considerava la popolazione svizzero-italiana come la più indicata per gestire l’ospitalità ai padiglioni dell’esposizione, vista la prossimità e le conoscenze linguistiche. Per questo aveva chiesto al Canton Ticino l’elaborazione di un percorso formativo.
Il cancelliere dello Stato Gianpiero Gianella ha spiegato ai microfoni dei colleghi delle Cronache della Svizzera Italiana, che l’idea era che un massimo di 600 persone ottenesse una certificazione utilizzabile poi anche per cercare impiego in altri eventi di questo genere.
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