Agiva per conto di un gruppo attivo in quello che in aula è stato definito come "il frontalierato del crimine" e per questo è stato condannato venerdì a 18 mesi di carcere, sospesi con la condizionale.
Il 26enne, che è stato pure espulso dalla Svizzera per dieci anni, faceva la staffetta per controllare se i valichi fossero presidiati prima che una banda entrasse in azione dall’Italia per commettere rapine nel Mendrisiotto. In particolare, quella ai danni di un distributore di benzina a Ligornetto, lo scorso marzo, e quella, non andata a segno, nella stessa località.
Il sostituto procuratore generale, Antonio Perugini, aveva chiesto 3 anni e 10 mesi da scontare, essendo i reati attribuitigli di ripetuta rapina, commessa e tentata, aggravata e con arma pericolosa.
CSI/sulma