Ticino e Grigioni

Fallimento Signa e BCG: ordinata inchiesta

Crediti al gruppo da banche cantonali: il consiglio dell’istituto grigionese vuole fare chiarezza sul ruolo del presidente Peter Fanconi

  • 14 marzo, 18:46
  • 15 marzo, 12:05
310040007_highres.jpg

Immagine d'archivio

  • keystone
Di: ATS/ARi/pon 

Il fallimento di Signa, gruppo immobiliare austriaco con rilevanti interessi in Svizzera, sta diventando un caso politico nei Grigioni.

Stando infatti a quanto riferito dalla SonntagsZeitung Peter Fanconi, presidente del consiglio della Banca cantonale grigione (BCG) avrebbe aiutato il fondatore del gruppo René Benko a ottenere crediti da altre banche cantonali, ottenendo in cambio dei vantaggi.

Ciò viene smentito da un portavoce di Fanconi. La BCG vuole tuttavia vederci chiaro e, come indicato oggi dal consigliere di Stato Martin Bühler, ha disposto un’inchiesta esterna. L’Esecutivo, ha tuttavia sottolineato, continua ad avere fiducia nell’istituto.

Aggiornamento del 15.03.2024:

Fanconi, ha confermato in un’intervista pubblicata venerdì le voci su un prestito di 60 milioni di franchi concesso dalla BCG al Gruppo Signa. Al quotidiano grigionese “Südostschweiz” ha detto che il credito è stato assicurato da garanzie di prim’ordine. L’edificio Globus di Zurigo funge da garanzia.

01:28

RG 12.30 del 27.11.2023 La corrispondenza di Gianluca Olgiati

RSI Info 27.11.2023, 14:05

  • keystone

Correlati

Ti potrebbe interessare