Ventuno quadri di Amedeo Modigliani, la metà di quelli visti Palazzo Ducale, sono stati sequestrati al termine di una mostra a Genova per eseguire una serie di rilievi scientifici che ne confermino l'autenticità. In particolare, verranno prelevati campioni di pigmenti per risalire alla datazione corretta. Tre persone riceveranno avvisi di garanzia e fra queste anche Rudy Chiappini, fra i curatori dell'esposizione. I reati contestati sono falso di opera d’arte, truffa (perché i visitatori hanno pagato per vedere quadri veri) e ricettazione (per il fatto che le opere sono state importate in Italia).
Il responsabile dei servizi culturali della città di Locarno afferma da parte sua di essere del tutto tranquillo poiché i dipinti sono da tempo conosciuti, ciò che per lui rappresenta la massima garanzia. Sottolinea inoltre, che sono stati accettati solo lavori che possono contare su una storia precisa e documentata.
Era stato un collezionista d’arte toscano, sostenuto da uno studioso, a sollevare dubbi sull’attribuzione delle opere. I carabinieri hanno allora deciso di approfondire la questione convocando un’esperta del pittore e scultore livornese per una perizia.
ATS/APe
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