Familiari curanti, aiutare chi aiuta

Le persone che sono passate sabato da Piazza Cioccaro, a Lugano, avranno notato un "salotto itinerante" in un angolo della piazza. Mercoledì questo "salotto", chiamiamolo così, aveva fatto tappa a Bellinzona, giovedì prossimo sarà a Locarno. Si tratta di uno spazio di accoglienza, confronto e condivisione, in vista della Giornata cantonale dei familiari curanti, prevista domenica 30 ottobre.

Una persona su 4 in Svizzera si prende regolarmente cura di un proprio caro la cui salute o autonomia è compromessa. Il Ticino è tra i 9 Cantoni che celebrano i loro sforzi e il loro ruolo nella società. Si tratta infatti di un pilastro indispensabile che affianca i servizi sociali e sanitari, ma è anche un lavoro che viene svolto lontano dai riflettori, per non dire nell'invisibilità. Ora si vuole però valorizzare questi sforzi e per farlo si chiede di mostrare a queste persone che il loro impegno quotidiano non passa sottotraccia, dedicandogli delle attenzioni.

"Credo che ognuno di noi conosca nel proprio piccolo vicinato, entourage, un familiare curante. Un gesto piccolo... anche quello di invitare quest'ultimo per un pranzo, per una cena, per mangiare una pizza o invitarlo anche a prendersi del tempo... E in cambio, occuparsi per quella mezz'ora, per quelle 2 ore della persona che ha bisogno... Sono piccoli gesti che ognuno può fare e sono gesti che costano poco, ma danno molto a chi lo riceve", spiega Laura Tarquini, responsabile comunicazione Pro Senectute.

Non esiste un identikit, perché chiunque può essere spinto dalla vita a doversi prendere cura di un proprio caro, ma sempre di più si tratta di persone anziane. Un altro messaggio che si vuol far passare è che queste persone vanno e possono essere aiutate.

"Noi vogliamo informare tutte le persone che sono familiari e curanti, che hanno anche loro diritto a prendersi una pausa, a prendersi un po' di tempo per loro. E diverse associazioni offrono questi momenti tramite dei servizi apposta, dedicati un po' allo sgravio del familiare curante... per potergli dire: "Questa mezza giornata è per te, perché c'è qualcuno che viene a casa tua a prendersi cura del tuo congiunto, del tuo familiare", dice Tarchini.