Il 2019 è stato un anno di successo ma anche impegnativo per la Ferrovia Retica. Lo hanno sottolineato il presidente Stefan Engler e il direttore Renato Fasciati che venerdì hanno stilato un primo bilancio nel tradizionale incontro con i media. Di nuovo è cresciuto il numero dei passeggeri (+4,4%) così come quello dei veicoli caricati sui treni della Vereina (+10,1%, con la prospettiva, in occasione del ventennale, di superare per la prima volta a fine dicembre la soglia del mezzo milione). Ha riscosso particolare apprezzamento il Bernina Express, che ha accolto a bordo il 30,1% di persone in più.
Risultati positivi malgrado il blocco totale di sette mesi nella Bassa Engadina, che ha permesso di svolgere numerosi lavori di risanamento e ammodernamento , risparmiando tempo e denaro. Sono stati portati avanti anche altri progetti, come quelli delle stazioni di Ilanz e Poschiavo. Gli investimenti hanno raggiunto un totale record di 254 milioni di franchi.
Fra gli aspetti negativi, spiccano la flessione nel trasporto merci e l'aumento del carico professionale per i dipendenti, evidenziato dal sondaggio interno. Anche la RhB risente, come le FFS, di una carenza di macchinisti. Nel complesso l'azienda, parallelamente allo sviluppo delle infrastrutture e della flotta (nel 2020 entreranno in servizio i nuovi treni Capricorn), prevede di creare sull'arco del prossimo triennio 110 nuovi posti di lavoro.
Ferrovia retica, carenza di macchinisti
Il Quotidiano 29.11.2019, 20:00