Il Governo ticinese non condivide la mozione dei liberali-radicali tesa a chiedere l'intervento pubblico per sussidiare lo sviluppo della fibra ottica nel cantone. Al Gran Consiglio verrà quindi raccomandato di respingere il testo.
Lo riferisce lunedì il Corriere del Ticino. L'Esecutivo riconosce i vantaggi economico-sociali legati all'applicazione della banda larga, ma ritiene anche che una copertura efficace del territorio verrà assicurata dagli operatori privati, senza l'esigenza di un sostegno pubblico, quantificabile secondo date stime anche nella misura di 160 milioni di franchi.
Il PLR commenta la decisione dell'Esecutivo nei termini di una "mancanza di lungimiranza" in materia, ribadendo la rilevanza della mobilità dei dati anche in funzione dell'attrattiva delle regioni periferiche.
Red.MM/ARi