Ticino e Grigioni

Frontalieri, c’è l’accordo

L'intesa sulla tassazione è stata siglata martedì tra Roma e Berna - Resta il nodo 9 febbraio

  • 22 dicembre 2015, 14:56
  • 7 giugno 2023, 16:16
Accordo sui frontalieri tra Berna e Roma

Accordo sui frontalieri tra Berna e Roma

  • ©Tipress

Sono stati necessari diversi anni ma il tanto atteso accordo tra la Svizzera e l'Italia sulla tassazione dei frontalieri è in dirittura d'arrivo. Le delegazioni attive sul fronte delle trattative hanno infatti parafato martedì l'intesa, come si legge in una nota della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SFI).

Per quanto riguarda l’imposizione, precisa la nota, lo Stato in cui viene svolta l’attività lavorativa imporrà sul reddito da lavoro dipendente al 70% (il Ticino rivendicava l'80%) “al massimo dell’imposta risultante dall’applicazione delle imposte ordinarie sui redditi delle persone fisiche”. Lo Stato di residenza applicherà le proprie imposte sui redditi delle persone fisiche ed eliminerà la doppia imposizione.

Oltre al nuovo modello d'imposizione dei frontalieri, Roma e Berna hanno negoziato un protocollo che modifica la Convenzione per evitare le doppie imposizioni volto ad introdurre lo scambio di informazioni fiscali su richiesta tra i due Paesi, nell'attesa che si passi allo scambio automatico. Sulla questione dovrà ancora pronunciarsi il Consiglio degli Stati. Pure decisa la creazione di un comitato congiunto per negoziare una soluzione complessiva sulle questioni fiscali e non fiscali riguardanti Campione d'Italia.

Ratifica vincolata

L'Italia, prima di firmare definitivamente, da parte svizzera si attende una soluzione euro compatibile per l'applicazione dell'iniziativa contro l'immigrazione di massa approvata il 9 febbraio 2014. Questione proprio lunedì affrontata a Bruxelles durante un incontro tra la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga e il presidente della Commissione UE Jean-Claude Juncker.

Inoltre l'Italia ha formulato una seconda dichiarazione unilaterale riguardante i trasporti e lo sviluppo delle infrastrutture di collegamento fra i due paesi. In ballo la prosecuzione di AlpTransit e il potenziamento del sistema che serve le zone di confine per ridurre gli ingorghi e migliorare le condizioni di frontalieri e residenti.

Red.MM/ATS/Swing

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