Il funzionario del Dipartimento sanità e socialità, condannato settimana scorsa a una pena pecuniaria sospesa di 7'200 franchi, ha inoltrato l’annuncio di appello al Tribunale penale cantonale. Lo ha fatto giovedì sera, per poter leggere le motivazioni scritte della sentenza che, in relazione a uno degli episodi contenuti nell’atto d’accusa, lo ha ritenuto colpevole di coazione sessuale. Reato commesso nel 2004 ai danni di una giovane maggiorenne.
Solo in un secondo momento il 59enne deciderà se impugnare o no il verdetto, rivolgendosi alla Corte di seconda istanza: “Lo faremo più avanti, quando potremo valutare la situazione con cognizione di causa. Ora qualsiasi giudizio sarebbe prematuro” – spiega il suo legale, Niccolò Giovanettina.
La difesa si era battuta per il proscioglimento. L’accusa aveva chiesto invece una condanna a quattro anni di carcere. La procuratrice pubblica Chiara Borelli non ha finora intrapreso alcun passo. A questo punto è probabile però che presenti a sua volta l’annuncio di appello.
Francesco Lepori