Furti in Valposchiavo, Coira rassicura

Un impegno formale per rafforzare la presenza della Polizia Cantonale in Valposchiavo portando da sei a sette il numero degli agenti in servizio (una risposta in questo senso arriverà entro la fine dell’anno) e una rassicurazione: le sette guardie di confine resteranno in servizio in Valposchiavo, anche se con una modalità diversa che terrà conto di una maggiore sinergia con la Polizia Cantonale e di un nuovo modo di presidiare il territorio.

Il Consigliere di Stato Christian Rathgeb, giunto venerdì a Poschiavo su invito del Podestà Alessandro Della Vedova, ha così chiarito la posizione del dipartimento di giustizia e sicurezza di Coira ribadendo con forza la serietà degli sforzi in atto per garantire la sicurezza del territorio.

Come è noto la Valle è fortemente preoccupata e teme che l’annunciato progetto Grisha che da marzo porterà ad eliminare il presidio costante al valico di Campocologno in favore di “controlli dinamici” a sud del Bernina. Di qui la richiesta del Podestà Della Vedova di rafforzare il corpo di Polizia Cantonale con la quale Poschiavo ha in essere una convenzione che prevede di versare 75mila franchi in cambio di 1250 ore di servizi prestati alla collettività.

All’incontro hanno partecipato anche il vice comandante della polizia cantonale, tenente colonello Gianfranco Albertini, il maggiore Peter Lang, capo della polizia regione orientale, segretario del dipartimento giustizia e polizia Daniel Spadin e il colonello Markus Kobler, comandante del corpo delle guardie di confine che ha illustrato le novità che verranno introdotte con il l “progetto Grischa”. A questo proposito ha rassicurato tutti i presenti (Comune di Poschiavo, di Brusio, partiti politici e associazioni di categoria): non solo le sette guardie di confine non saranno trasferite, ma il contingente verrà confermato anche in presenza di pensionamenti. Le guardie dovranno però essere più flessibili e nel caso di trasferimenti temporanei verranno applicati vuoi in Ticino o in altre vallate dei Grigioni.

Antonia Marsetti