Un dipendente di una ditta di trasporti che lavora con la Posta è indagato perché sospettato di aver fatto sparire numerosi dispositivi elettronici dal centro pacchi di Cadenazzo.
Sono una sessantina i dispositivi elettronici - soprattutto smartphone - che secondo nostre informazioni non sono arrivati nelle case di chi li aveva ordinati online tra dicembre 2022 e febbraio di quest'anno.
La procura ticinese ci ha confermato che l'inchiesta è partita a fine febbraio, dopo che la Posta ha denunciato la sparizione del contenuto di alcuni pacchi allertata - immaginiamo noi - dai clienti che non hanno ricevuto quanto stavano aspettando.
L'uomo - un dipendente di una ditta di trasporto 47enne italiano residente nel Bellinzonese - è stato poi identificato, fermato, interrogato ed è ora indagato a piede libero. L'ipotesi è quella di furto; gli inquirenti stimano che abbia sottratto apparecchiature elettroniche per alcune decine di migliaia di franchi.
Non è la prima volta che La Posta è confrontata con dei furti in Ticino. Nel novembre del 2017 due dipendenti del centro di smistamento di Cadenazzo di 47 e 40 anni erano state accusate di aver rubato del denaro contenuto in alcune buste. Le due donne erano subito state licenziate. Sul caso caso che vi abbiamo riferito oggi stiamo invece ancora aspettando una reazione de La Posta.
Furti alla Posta: consumatori e diritti
SEIDISERA 19.04.2023, 18:54
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