Il termine per la partenza di due dei cinque figli della famiglia curdo-siriana Gemmo che, raggiunta la maggiore età, dovrebbero lasciare la Svizzera è scaduto oggi, venerdì 30 giugno. Le autorità ticinesi fino all’arrivo di indicazioni di Berna sul da farsi non procederanno al contestato rinvio. Una partenza che si tradurrebbe in una nuova separazione del nucleo fuggito dal paese in guerra passando da Turchia, Italia e Germania, con prima registrazione in Grecia dove i due dovrebbero riprendere il percorso di accoglienza in Europa.
Il Governo, sollecitato dalla solidarietà nata dall’appello degli allievi della IVC del Liceo Lugano 1 che hanno conosciuto i coetanei facendo volontariato al centro della Croce Rossa di Paradiso, nei giorni scorsi ha deciso di scrivere a Berna perorando la causa di chi si sta prodigando per la loro permanenza in Ticino.
Ora, ha appreso la RSI, prima di fare ulteriori passi, Bellinzona attende la presa di posizione della Segreteria di Stato della migrazione. SEM alla quale il Consiglio di Stato ha sottolineato l’importanza di mantenere uniti i fratelli e i loro genitori evitando la lacerazione della separazione.
Sospensione dal 13 giugno
Sulla vicenda il Governo nel tardo pomeriggio ha diramato un comunicato dal quale si apprende che la sospensione procedura di allontanamento avviata nei confronti dei due figli maggiorenni della famiglia è stata comunicata dall'Ufficio cantonale della migrazione alla polizia cantonale lo scorso 13 giugno. Quasi due settimane prima quindi della consegna delle petizione promossa dagli allievi della IV C di Lugano 1.
Diem
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