Cara, vecchia tenda, addio. Ora i campeggi hanno cinque stelle. La nuova moda si chiama "Glamping". È questa la parola chiave che campeggia sui siti web che offrono strutture a cinque stelle — ma sempre all'aperto — pensate per chi vuole dimenticarsi di picchetti, sacchi a pelo e dei tanti fastidi che ne derivano. I caposcuola del genere sono a Muzzano e Avegno-Gordevio.
"Si tratta di oggetti particolari, una quindicina d'anni fa in Francia si parlava di «hôtellerie de plein air» che hanno rimpiazzato le parcelle normali per camper o roulotte. In Inghilterra, poi, sono state etichettate con «glamorous camping», o, appunto «glamping»", ha spiegato Mattia Galli, responsabile regionale dei campeggi del TCS, ai microfoni della RSI (ascolta l'audio in allegato). Insomma, tra casette sugli alberi e tende safari con tanto di terrazza, "nostalgie wagen" (come vecchi carrozzoni da circo, adatti ai più romantici) e "pod" ("mezze botti" in legno rovesciate, arredate e con veranda), ce n'è per tutti i gusti.
Gli spazi sono attezzati con bagno, doccia e cucina. "L'investimento è importante per il campeggio stesso, ma è un oggetto che si può mettere a disposizione a un prezzo superiore, vicino a quello di una pensione o di un hotel. Si tratta comunque di attrezzature facili da spostare", ha precisato, aggiungendo che "Si tratta di un altro spirito di campeggio, pensato per una clientela giovane e urbana dai 25 ai 40 anni, che vuole fare un'esperienza: vivere in maniera semplice in mezzo alla natura senza fare grandi investimenti in attrezzature e... senza costruire da sé il proprio alloggio", ha concluso Galli.
CSI/px
CSI 18.00 del 15.08.2017 — Il servizio di Camilla Luzzani
RSI Info 15.08.2017, 18:25
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