Con la fine delle festività, molti alberi e alberelli di Natale vengono riposti in soffitta (se artificiali). Quelli veri, invece, che fine fanno? Molti, ed è quasi una tradizione ormai, finiscono sui fondali dei laghi per dar vita a un altro Natale... quello dei pesci, soprattutto del persico. Pescatori e sub si stanno già preparando per posare i nuovi alberelli in fondo al lago. Si calcola che siano complessivamente circa un migliaio tra Ceresio e Verbano.
Nel Golfo di Agno fra qualche giorno ci sarà parecchio movimento. “Entro 5 o 6 giorni cominceremo a recuperare i primi alberi. Verranno puliti, preparati, legati a un fil di ferro che poi un sub annoderà a una catena. Così avremo un bosco di alberelli sott’acqua”, spiega Maurizio Costa, presidente della società Teresiana Pescatori Agno.
“Gli alberelli verranno posati a una profondità di circa 7/9 metri. Facciamo questo lavoro per aiutare la riproduzione del pesce Persico, (perché non ci sono più le piante acquatiche come una volta. La maggior parte sono sparite). La cosa bella di tutto questo lavoro è che, una volta che il pesce persico ha rilasciato le sue uova, i piccolini che nascono possono restare nel loro habitat e sono anche riparati dai predatori. Dopo che i pesci persici sono andati, ci sarà anche un habitat per altri pesci che si nascondono all’interno di questi alberelli. Sono circa 30/40 anni che si fa questo lavoro nel Canton Ticino”.
“Non vorrei mettere tutto solo sul piano della pesca (di pesci nel Ceresio ce ne sono, va abbastanza bene), è anche una questione di etica verso la natura, di cercare di fare qualcosa. È un ciclo della natura”.
SEIDISERA
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