I presunti maltrattamenti di animali domestici non sempre trovano seguito in Ticino, anche se vengono segnalati all’Ufficio del veterinario cantonale. I problemi principali sono la mancanza di risorse, la difficoltà di reperire testimonianze e la l’assenza di prove. In caso di segnalazione, accertata o presunta, i tempi d’intervento possono essere lunghi e non sempre risolutivi.
Nel 2010 la popolazione svizzera ha bocciato, attraverso un referendum, l’istituzione della figura dei difensori civici per gli animali maltrattati, ovvero l’avvocato degli animali, ritenendo che la legge in vigore garantisse già sufficiente protezione. A distanza di 13 anni le cose sono cambiate, ma le leggi sono rimaste uguali.
“Oggi le autorità sono in tutti i campi oberate di casi di lavoro, dunque i casi più difficili da accertare spesso passano un po’ sotto il radar e, anche se segnalati, non vengono accertati fino in fondo”, spiega l’avvocato Christopher Jackson.
“Il codice di procedura penale dà la possibilità anche di nominare figure che possano portare avanti un interesse pubblico come quello degli animali. È una questione di istituire delle figure o comunque degli uffici appositi che funzionino in modo rapido ed efficace per questo tipo di casi - continua l’avvocato - Dopo il Covid c’è stato un’impennata di animali domestici registrati, questo aumento dovrebbe essere anche poi corrisposto con un ampliamento del sistema volto a prevenire accertare e punire gli abusi”.
Un lavoro di equipe con figure professionali preparate potrebbe essere quindi di supporto all’Ufficio del veterinario Cantonale: “Il nostro ufficio logicamente ha delle risorse che sono limitate. Perché non abbiamo solo il settore della protezione animali, ma abbiamo anche tutti gli altri settori. Siamo sempre contenti di ricevere le segnalazioni anche da parte di privati”, racconta Luca Bacciarini, veterinario cantonale.
“Ci sono due possibili scenari. Se siamo di fronte a un caso dove l’animale è in pericolo anche di vita, si può intervenire subito. Ad esempio il cane chiuso in macchina d’estate. Dall’altra parte abbiamo i casi dove il maltrattamento è protratto nel tempo. In questi casi viene pianificato un controllo per constatare esattamente di cosa si tratta, quali sono le inadempienze che sono presenti, ecc.”, conclude Bacciarini.
Quando si fa una segnalazione è quindi molto importante mettersi anche a disposizione quale testimone e raccogliere le prove necessarie del presunto maltrattamento.