Il lupo ha messo lo zampino nella stagione venatoria dei Grigioni. Anche se i numeri sono ancora provvisori (visto che i cacciatori hanno ancora tempo fino a domani, giovedì, per segnalare retroattivamente gli abbattimenti) , tutto indica un bilancio di catture in linea con il 2022: questo per il numero dei camosci abbattuti, mentre un leggero aumento è stato registrato per i caprioli, in calo invece del 5% i cervi.
“Abbiamo registrato il settembre più caldo dall’inizio delle misurazioni, condizione che”, ha spiegato il caposezione selvaggina e caccia del Cantone, Lukas Walser, “è tutt’altro che ideale per la caccia in generale e per quella al cervo in particolare”.
Ma un influsso, soprattutto sui luoghi degli abbattimenti., lo ha avuto anche il lupo. “In alcune regioni c’è stato un aumento degli abbattimenti, in altre un calo rispetto al passato. E questo perché la presenza del grande predatore ha portato a cambiamenti nelle abitudini della selvaggina”. Dove in passato i cacciatori avevano successo e ora si trova un branco di lupi, i seguaci di Diana, si può dire, hanno avuto decisamente meno fortuna. “Tendenza esattamente opposta”, ha concluso Lukas Walser, “in altre regioni divenute di colpo rifugio della selvaggina perché prive di lupo”.
Entro fine mese dovrebbe essere chiaro quanti animali sarà necessario abbattere durante la caccia speciale di novembre e dicembre.
Grigionisera del 04.10.23 Bilancio caccia
RSI Info 04.10.2023, 20:03
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