Il Gran Consiglio grigionese ha accettato lo scorso 5 dicembre la riforma delle perequazione finanziaria cantonale, che rivede la norma in vigore dal 1958. L’obbiettivo principale, nelle intenzioni del Governo, è di ridurre il divario tra comuni finanziariamente forti e deboli. Contro la revisione è stato però lanciato con successo un referendum e i cittadini grigionesi dovranno quindi esprimersi sul testo il 28 settembre.
La revisione vuole sostituire la perequazione esistente perché, secondo il Governo, svantaggia molti comuni finanziariamente deboli e non è più adatta alle esigenze attuali. Con il nuovo testo i comuni grigionesi sarebbero sgravati complessivamente di 22 milioni di franchi all’anno e si andrebbe verso un sistema più trasparente ed efficace. Fra i maggiori beneficiari figurano la maggior parte dei comuni delle quattro vallate italofone: Mesolcina, Calanca, Bregaglia e Poschiavo.
Il comitato contrario, composto da esponenti di vari partiti e del settore turistico e artigianale dell'Alta Engadina, sulla quale ricadrebbero maggiori aggravi pari a 700'000 franchi, sostiene che la riforma non favorisce la solidarietà all’interno del cantone. A beneficiarne sarebbe la regione, già ricca, dei Grigioni settentrionali, a scapito delle zone periferiche, che vedrebbero peggiorare la loro situazione.
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Grigioni Sera del 22/08/2014 Il servizio di Marco Petrelli
RSI Info 22.08.2014, 20:01
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Grigioni Sera del 22/08/2014 Il servizio di Marco Petrelli
RSI Info 22.08.2014, 20:01
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Grigioni Sera del 25.08.2014 La voce del ''no'' nel servizio di Marco Petrelli
RSI Info 26.08.2014, 09:39
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