Grigioni, petizione per un insegnamento di qualità

Garantire in futuro un insegnamento di qualità. È questo l’obiettivo della petizione lanciata dall’Associazione grigionese degli insegnanti. Per raggiungerlo, servono docenti qualificati. Un punto, quest’ultimo, che avrebbe dovuto essere affrontato in modo efficace dalla revisione parziale della legge scolastica grigionese.

Secondo l’associazione, mancano però le misure per combattere la penuria di insegnanti qualificati: attualmente sono 400 quelli che non hanno un titolo adatto. Con la petizione si vogliono quindi raccogliere almeno 3’000 firme da inviare al Governo e al Gran Consiglio, per portare l’attenzione sulla questione.

Le rivendicazioni principali sono: “La possibilità di dedicare più tempo agli allievi, ridurre il carico di lavoro degli insegnanti, formazione ottimale, salari competitivi, più supporto di pedagogia curativa in contesti inclusivi e materiale didattico attuale anche in romancio e in italiano”, spiega ai microfoni della RSI Nora Keiser, presidente dell’associazione grigionese degli insegnanti.

Nei Grigioni ci sono circa 2’000-2’400 insegnanti, spiega Martijn van Kleef, vicepresidente dell’associazione mantello dei docenti retici: “Noi vogliamo superare questo numero”. Per riuscirci bisogna essere anche competitivi a livello di stipendi. La revisione parziale della legge per le scuole popolari presentata lo scorso agosto, prevede adeguamenti di stipendio generalizzati. Ma secondo Nora Keiser non sono sufficienti: “Vanno confrontati con tutti i cantoni della Svizzera tedesca, quindi anche con Zurigo e Sciaffusa”. Molti docenti grigionesi, non contenti degli stipendi, “vanno dove i salari sono più alti”.