Fino a quattro anni fa le campagne elettorali nei Grigioni si basavano in gran parte sull'estro creativo dei singoli candidati e delle sezioni locali dei partiti. A livello cantonale la contesa era infatti limitata alla scelta dei membri del Consiglio di Stato, mentre per il Parlamento tutto si giocava a livello dei Circoli. Il passaggio al sistema biproporzionale con l'assegnazione dei 120 seggi del Gran Consiglio sulla base del peso a partitico in tutto il cantone che farà il suo esordio il prossimo 15 maggio ha cambiato le carte in tavola anche sul fronte dell'approccio all'elettore.
I partiti da settimane stanno facendo enormi sforzi per raggiungere con i propri simboli tutti i potenziali votanti. I volti di candidate e candidati sorridono un po' ovunque nei luoghi di passaggio dei principali centri, nelle stazioni e lungo le strade delle 150 vallate del cantone. Le foto sono accompagnate dalla chiara indicazione della lista di appartenenza politica che, fino alle elezioni del 2018, era relativamente importante. Più o meno tutti i partiti hanno adottato la stessa linea realizzando delle campagne mantello a livello cantonale (cartellonistica, siti e social) cui si aggiungo gli sforzi locali. Poiché, come sottolineato alla RSI dal presidente dell'Alleanza del Centro Kevin Brunold, "quello che conta è il ventaglio di misure: il contatto personale, la presenta nello spazio pubblico con i manifesti, ma di crescente importanza sono i social media, perché ormai l'elettorato si raggiunge sul telefono cellulare".
Nessuno si lancia in una quantificazione precisa dei costi totali sostenuti dai segretariati centrali, dalle sezioni e dai candidati in vista delle elezioni cantonali del 15 maggio. Il PS, che corre con i Verdi, ha avuto l'approccio più centralista (ha anche ingaggiato un'unica fotografa per ritrarre tutti e 117 i suoi candidati) ha reso noto che finora ha investito in totale circa 220'000 franchi. Soldi che, come spiegato dal presidente Andri Perl, arrivano dai membri e da contributi dei simpatizzanti. Il presidente dell'UDC Thomas Gort afferma invece che il partito ha destinato alle elezioni 100'000 franchi della cassa cantonale. La spesa dei Liberali radicali e dell'Alleanza del Centro ammonta invece a circa 50'000 franchi ciascuno, soprattutto per la corsa al Governo.