Conti in rosso per 33,7 milioni di franchi, un debito pubblico da 2 miliardi ed un autofinanziamento positivo pari a 157,5 milioni. Sono le cifre principali del preventivo 2017, che verrà discusso dal Gran Consiglio ticinese durante l’ultima sessione annuale, in programma a partire da oggi (lunedì).
Figlio della manovra di risanamento da 210 milioni, il testo rispecchia la volontà politica di arrivare al pareggio di bilancio entro fine legislatura.
Due i rapporti sul tavolo: quello di maggioranza, favorevole, sottoscritto dall’asse PLR-Lega-PPD, e quello firmato dai commissari socialisti, che invitano a bocciare il preventivo “così come presentato”.
Indipendentemente dall’esito del voto, ci sono forti probabilità che l’andamento finanziario si discosti da quanto sarà deciso in aula. In ballo ci sono infatti i referendum targati PS contro i tagli al sociale e alla giustizia (se approvati avrebbero un impatto di 13,6 milioni) ed i ricorsi contro la tassa di collegamento. Se il Tribunale federale dovesse invalidarla, verrebbero a mancare i 18 milioni iscritti nel preventivo.
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